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domenica 15 marzo 2009

Perchè mi tocca fare la cattiva?


Cercherò di essere breve: nel dicembre del 2007 conosco A. tramite internet, ha la mia età, abita nella mia città, anche se non li conosce frequenta la stessa facoltà, fuoricorso, di due miei cari amici.
ho sempre sospettato che di fondo ci fosse un interesse nei miei confronti, per un pò forse c'è stato anche da parte mia, ma tutto è andato raffreddandosi sempre più. tanto che quando nell'agosto '08 abbiamo fatto la nostra prima uscita assieme, io sapevo già fin dove poteva spingersi e fin dove non avrei voluto.
ha fatto lunghi mesi che era quasi un fantasma per suoi problemi di salute, da circa un mese avevamo ripreso a sentirci di più, ma da due settimane mi ero accorta che qualcosa cambiava.
Si comportava come un fidanzato! Non il classico corteggiamento, che può essere anche piacevole, ma pretese di portarlo fuori visto che ancora non vuole usare l'auto, faccine tristi mandate sul cellulare se non gli rispondevo o gli dicevo che avevo altro da fare, chiamate alle ore in cui sapeva che ero coi miei amici e non c'è una serie di baci, bacini e nomignoli affettuosi che nessuno gli aveva mai dato il permesso di dirmi, scritti in pubblico sui profili di facebook.
In principio ho usato l'ironia, poi ho cercato di fare sempre l'amica ma di ignorare i suoi pucci pucci, stellina e varie, di ignorare le sue chiamate, ma lui nulla, dritto per la sua strada!
fino a ieri sera, quando, pur sapendo che ero al compleanno di uno dei miei migliori amici, mi chiama per 3 volte e poi mi scrive: QUANDO POSSO CHIAMARTI PER PARLARTI?
ma dico io, sei scemo o cosa? anche tu mi piacessi, sai che son fuori e vuoi intavolare una conversazione seria ora?!
L'ho fatto chiamare subito solo per togliermi il pensiero e mi ha esordito con "Pucci, pucci"! Nomignolo che odio, in più cosa più sbagliata non poteva fare!
praticamente senza mezzi termini gli ho detto che non può di punto in bianco riapparire, chiamarmi pucci pucci e quando mi ha detto: "sono stato malato" ho capito che proprio non capiva. quindi gli ho detto senza mezzi termini che non era proprio il caso di chiamarmi pucci pucci eccetera!
Ho sentito dalla voce e dal repentino riattaccare che era ferito e me ne dispiace, mi sento in colpa per i modi, ma ormai mi infastidiva e non potevo più tollelarlo.

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